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Synthonia • ARTICOLO 1: Forma d'onda, questa sconosciuta (by U-GUM)

ARTICOLO 1: Forma d'onda, questa sconosciuta (by U-GUM)

Termini e sigle di cui vorremmo saperne di più
Forum rules In questo forum "TERMINOLOGIA" sarà possibile inserire domande e dare risposte su tutti i termini e sigle che nn conosciamo.
Credo che piano piano arriveremo a poter creare una sorta di enciclopedia per l'utente del nostro forum.

Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby gattobus » Thu Aug 28, 2008 6:29 pm

U-Gum wrote:L'imperfezione che si avverte dal punto di vista delle alte frequenze e dei "ruomori" non è dovuto tanto al fatto che oscillatori e filtri sono analogici e il segnale che viene riprodotto è continuo nel tempo e nelle ampiezze, ma dal fatto che i vecchi analogici hanno una circuiteria di base più rumorosa, e in generale anche quelli nuovi.


Per "imperfezione" non intendevo il rumore di fondo, ma più che altro l'instabilità della frequenza degli oscillatori "veri" che, sommandosi tra di loro, danno vita ad un universo di sfumature che è impossibile ritrovare in un VA.
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby U-Gum » Thu Aug 28, 2008 7:48 pm

gattobus wrote:
U-Gum wrote:L'imperfezione che si avverte dal punto di vista delle alte frequenze e dei "ruomori" non è dovuto tanto al fatto che oscillatori e filtri sono analogici e il segnale che viene riprodotto è continuo nel tempo e nelle ampiezze, ma dal fatto che i vecchi analogici hanno una circuiteria di base più rumorosa, e in generale anche quelli nuovi.


Per "imperfezione" non intendevo il rumore di fondo, ma più che altro l'instabilità della frequenza degli oscillatori "veri" che, sommandosi tra di loro, danno vita ad un universo di sfumature che è impossibile ritrovare in un VA.



A si scusa, non avevo capito....
Assolutamente quello è un altro grande "caratterizzatore" dell'analogico...l'imprevedibilità dell'intonazione dell'oscillatore...quelle microvariazioni della frequenza sono una delle cose che ne caratterizzano maggiormente il colore...hai perfettamente ragione...
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby gilles » Thu Aug 28, 2008 8:04 pm

stupenda discussione veramente.
ottimo gattobus:D
cavolo mi piacerebbe anche a me avere un vero analog. avevo pensato poco tempo fa di farmi un modulo con il modular della synthesizer.
non molto tempo fa ho provato un moog vero e proprio ed è vero....la sensazione è di quel qualcosa che vibra.

diciamo che i vari vst possono esser d'aiuto a chi si addentra nel mondo analog. senza spendersi 2000 euro per un mini moog....si studia tutte le varie "leve e levette" in pc.
poi se vuol far il salto di qualità.....ehhehe
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby U-Gum » Thu Aug 28, 2008 8:09 pm

gilles wrote:stupenda discussione veramente.
ottimo gattobus:D
cavolo mi piacerebbe anche a me avere un vero analog. avevo pensato poco tempo fa di farmi un modulo con il modular della synthesizer.
non molto tempo fa ho provato un moog vero e proprio ed è vero....la sensazione è di quel qualcosa che vibra.

diciamo che i vari vst possono esser d'aiuto a chi si addentra nel mondo analog. senza spendersi 2000 euro per un mini moog....si studia tutte le varie "leve e levette" in pc.
poi se vuol far il salto di qualità.....ehhehe


Io avevo un analog a casa...
Era un fender Chroma Polaris... Era tutto rotto...non funzionavano la metà dei tasti del pannello e non si programmava...
Però aveva delle memorie e poteva salvare i preset...e quelli erano programmati bene...
E' un altro mondo...il colore...il filtro...i bassi...a parte la teoria del "perchè" è una altro mondo la questione è che...
E' un altro mondo! ! ! :D :D :D
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby gattobus » Thu Aug 28, 2008 9:52 pm

A breve vi proporrò una piccola recensione e qualche sample audio del mio Minimoog.
Però posso già dire con tutta sincerità, che la differenza timbrica tra l'originale "modello D" ed il recentissimo Little Phatty non è poi così abissale...
Quindi alla fine, per possedere un pezzetto di storia (ed anche un "vero" moog), non è necessario svenarsi, visto che i Little Phatty si trovano usati intorno ai 900 euro.

Se intanto volete sentire qualche esempio, potete ascoltarvi i brani che ho caricato su myspace.
http://www.myspace.com/gattobus

I suoni di lead (quelli in cui emulo il suono della chitarra) sono fatti con il Little Phatty + un delay e un riverbero (e basta!).
La distorsione l'ho ottenuta senza aggiungere effetti esterni, saturando il filtro lowpass e con la risonanza al limite dell'autooscillazione che genera armonici naturali.
E' questa la potenza di un filtro lowpass moog analogico...
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby dladio » Fri Aug 29, 2008 12:19 am

gattobus wrote:A breve vi proporrò una piccola recensione e qualche sample audio del mio Minimoog.
Però posso già dire con tutta sincerità, che la differenza timbrica tra l'originale "modello D" ed il recentissimo Little Phatty non è poi così abissale...
Quindi alla fine, per possedere un pezzetto di storia (ed anche un "vero" moog), non è necessario svenarsi, visto che i Little Phatty si trovano usati intorno ai 900 euro.

Se intanto volete sentire qualche esempio, potete ascoltarvi i brani che ho caricato su myspace.
http://www.myspace.com/gattobus

I suoni di lead (quelli in cui emulo il suono della chitarra) sono fatti con il Little Phatty + un delay e un riverbero (e basta!).
La distorsione l'ho ottenuta senza aggiungere effetti esterni, saturando il filtro lowpass e con la risonanza al limite dell'autooscillazione che genera armonici naturali.
E' questa la potenza di un filtro lowpass moog analogico...


o mio dio.. che distorsione fantastica.. questa e' pura classe amici..
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby Support Synthonia » Fri Aug 29, 2008 2:05 am

Mi rimangio quello che ho detto nell'altro mio post, sarà dura anche perchè sei davvero molto bravo. :o
Davvero tutto molto molto gustoso e accattivante ;)
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby U-Gum » Fri Aug 29, 2008 8:21 am

gattobus wrote:A breve vi proporrò una piccola recensione e qualche sample audio del mio Minimoog.
Però posso già dire con tutta sincerità, che la differenza timbrica tra l'originale "modello D" ed il recentissimo Little Phatty non è poi così abissale...
Quindi alla fine, per possedere un pezzetto di storia (ed anche un "vero" moog), non è necessario svenarsi, visto che i Little Phatty si trovano usati intorno ai 900 euro.

Se intanto volete sentire qualche esempio, potete ascoltarvi i brani che ho caricato su myspace.
http://www.myspace.com/gattobus

I suoni di lead (quelli in cui emulo il suono della chitarra) sono fatti con il Little Phatty + un delay e un riverbero (e basta!).
La distorsione l'ho ottenuta senza aggiungere effetti esterni, saturando il filtro lowpass e con la risonanza al limite dell'autooscillazione che genera armonici naturali.
E' questa la potenza di un filtro lowpass moog analogico...


Tanto per rimanere in tema di differenza tra analog e VA...
Una distorsione naturale del genere...se la sogna un VA...
:D :D
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby dladio » Sat Aug 30, 2008 2:42 am

gattobus wrote:Per "imperfezione" non intendevo il rumore di fondo, ma più che altro l'instabilità della frequenza degli oscillatori "veri" che, sommandosi tra di loro, danno vita ad un universo di sfumature che è impossibile ritrovare in un VA.


e se si introducesse un "random" che interagisse leggerissimamente su ampiezza e altezza degli oscillatori nei VA? :?
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Re: Forma d'onda, questa sconosciuta

Postby U-Gum » Sat Aug 30, 2008 11:47 am

Claudio wrote:e se si introducesse un "random" che interagisse leggerissimamente su ampiezza e altezza degli oscillatori nei VA? :?


Eh...
e' una cosa un po' diversa...deriva da un po' di teoria sull'elettronica.
In realtà ogni componente elettronico ha delle tolleranze. Quindi quando un VCO dice che nominalmente oscilla a 440Hz in realtà stara compreso tra i 441 e i 439, e probabilmente nn manterrà costante questa frequenza e varierà con continuità per tutto il tempo per cui è acceso, perchè ci saranno al suo interno condensatori e resistenze che avranno a loro volta delle tolleranze costruttive etc...etc...
La differenza con un DCO o con un motore di sintesi a modelli fisici(alla fine un VA è questo, riproduce un modello fisico di synth) è che l'introduzione di una logica binaria ha eliminato del tutto il "rumore" in tutti i sensi. Sia il rumore termico bianco nei segnali, ma anche le tolleranze nelle frequenze di taglio, nelle ampiezze etc....
Se la frequenza di taglio a 440 è rappresentata dal codice binario "1001", piccole variazioni della tensione su quel transistor o su quel componente non indurranno una variazione della frequenza...
Introducendo come dici tu un random LFO sul tuning non otterresti le stesse sfumature perchè non è propriamente "l'elettronica" ha creare questo effetto e non sarebbe nemmeno del tutto random, ci sarebbe un algoritmo che genera i livelli, e poi spesso i random LFO sono discreti...
Secondo me otterresti un suono stonaticcio e basta :D
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